Ronan Bouroullec, John Currin, Filippo de Pisis, Peter Dreher, Nathalie Du Pasquier, Luigi Ghirri, Damien Hirst, Georges Jouve, Ingeborg Lundin, Aimée Moreau, Fischli/Weiss, Ed Ruscha, Ettore Sottsass, Rudolf Stingel, Wolfgang Tillmans, Goran Trbuljak e Franco Vimercati.
Sarah Cosulich
Mutina for Art presenta "Ode To Things", un nuovo progetto espositivo nella sede Mutina di Fiorano Modenese.
La mostra – che prende il titolo dall’omonima poesia di Pablo Neruda - celebra l’importanza del quotidiano, evidenziando i diversi approcci con cui l’arte e il design interpretano gli oggetti comuni. Il progetto, a cura di Sarah Cosulich, riunisce una selezione di dipinti, fotografie, sculture e oggetti, moderni e contemporanei, provenienti dalla collezione di Massimo Orsini.
La mostra stabilisce un dialogo tra i diversi linguaggi della natura morta, lasciando che vasi, bottiglie e bicchieri riecheggino, si riflettano e si moltiplichino nello spazio, come in un fluido e apparente gioco di specchi. La vita delle cose - soggetto ricorrente nella collezione privata e fonte di ispirazione imprescindibile per il lavoro ceramico di Mutina - diviene occasione per un confronto senza gerarchie che prende forma in un’unica grande composizione.
Come nella poesia di Neruda, “l’inanimato” prende vita e le opere divengono figure all’interno di un palcoscenico a suggerire nuove narrazioni, tra illusionismo, vanitas, semantica e seduzione della forma. Immagini e cose si rivelano nella rivoluzionaria possibilità di immaginarle, facendo emergere la bellezza dell’ordinario all’interno del complesso paesaggio del desiderio umano.