A talk with Stefania Lazzaroni

Come nasce Altagamma?

Altagamma nasce nel 1992 come una risposta alla necessità di preservare e promuovere le imprese culturali e creative italiane, riconosciute a livello internazionale per eccellenza, unicità e qualità. Questo ambizioso progetto è stato fondato da un gruppo di imprenditori visionari di nove aziende italiane fra cui Versace, Zegna, Gucci, Ferragamo, Alessi, FontanaArte e Baratti & Milano. Santo Versace è stato il primo Presidente. In quel periodo la moda italiana è al massimo della sua visibilità internazionale grazie ai nomi dei grandi stilisti riconosciuti in tutto il mondo, che contribuiscono all’inarrestabile spinta del made in Italy insieme ad altri settori: dall’alimentare al design, ai motori, alla nautica. Gradualmente i brand aumentano e i settori anche. Ecco perché da più di trent’anni accogliamo le migliori imprese che operano nei 7 settori del lusso italiano: moda, design, gioielleria, alimentare, ospitalità, motori e nautica. Ad oggi i Soci Altagamma sono 118.

Qual è la sua visione?

Crediamo fermamente che l’Italia sia il pilastro insostituibile per la creatività, la qualità manifatturiera e l’innovazione che sono elementi fondanti per tutto il nostro comparto: moda, design, alimentare, motori, nautica, gioielleria e ospitalità. Con Altagamma intendiamo supportare i nostri soci, promuovere i loro marchi che sono ambasciatori nel mondo dello stile di vita italiano e al contempo dare un contributo al Sistema Paese nel suo insieme. L’alta industria culturale e creativa italiana vale circa 144 miliardi di euro, contribuisce al PIL del 7,4% e occupa quasi 2 milioni di persone. Altagamma è un ecosistema unico in Italia per la sua trasversalità che costituisce il più importante acceleratore del made in Italy grazie alla stretta collaborazione fra soci, partner, istituzioni e stakeholder.

Come vengono scelti i Soci?

La selezione dei Soci Altagamma è un processo formalizzato e volto a garantire che solo le aziende che rappresentano il meglio del comparto dell’alto di gamma italiano diventino membri della nostra Fondazione. Le imprese devono avere un marchio Made in Italy e una sede in Italia, godere di notorietà e distribuzione internazionale, poter contare su una solida heritage, essere aziende B2C posizionate ai vertici del loro settore in termini di price point. Altri criteri includono il forte legame con il territorio, la capacità creativa e d’innovazione, l’eccellenza manifatturiera. Tutti i Soci Altagamma sono direttamente coinvolti nella valutazione dei possibili nuovi Soci che devono essere approvati in CDA e in Assemblea. Il nostro intento non è, e non può essere, l’ampliamento della base Soci, ma la selezione delle aziende correttamente posizionate rispetto all’alto di gamma. Complessivamente i nostri Soci rappresentano oltre 11.000 anni di storia italiana, sono marchi storici e profondamente radicati nei territori del nostro Paese.

Cosa significa per un brand far parte di Altagamma?

Fondazione Altagamma è un ecosistema di relazioni e conoscenze trasversali unico in Italia. Le aziende hanno l’opportunità di confrontarsi su temi comuni che necessariamente li coinvolgono visto che tutte si rivolgono ai 400 milioni di consumatori high-end al mondo. Un network prezioso e diversificato che consente agli associati di stabilire contatti significativi e collaborare su nuovi progetti. Farne parte significa far conoscere i propri prodotti e valori attraverso le nostre attività di promozione e comunicazione, contribuendo così a rafforzare la reputazione e l’appeal del Made in Italy d’eccellenza sul mercato globale. Forniamo anche un sostegno strategico e operativo, offrendo consulenza e supporto in aree chiave come marketing, relazioni istituzionali, HR, fiscalità e sostenibilità, grazie a gruppi di lavoro dedicati.

In che modo evolve la collaborazione?

La collaborazione tra Mutina e Altagamma è un’opportunità per l’azienda modenese delle ceramiche di posizionarsi fra le più significative eccellenze italiane, partecipare a eventi esclusivi come la Giornata Altagamma a Roma o l’Osservatorio Altagamma – in cui presentiamo il Monitor Altagamma-Bain, restare aggiornati sugli sviluppi legislativi europei e prendere parte a incontri cross-settoriali come i Gruppi di Lavoro marketing ed HR. Altagamma promuove infine alcuni progetti tematici e fra questi segnaliamo l’iniziativa “Adotta una Scuola” in partnership con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, che ha l'obiettivo di favorire la formazione dei giovani e di valorizzare la manifattura. Coinvolgeremo sicuramente Mutina sui temi della sostenibilità e sulla Carta dei Valori, presentata in occasione del nostro trentesimo compleanno e consegnata al Presidente Mattarella. Questo documento dimostra l’evidente impegno delle nostre imprese sui temi ESG.

Come siete entrati in contatto con Mutina?

Come per gli altri Soci, anche l’ammissione di Mutina in Altagamma è avvenuta attraverso un processo di cooptazione, nel quale due o più Soci della Fondazione propongono potenziali candidati. Generalmente è il gruppo settoriale di riferimento che segnala nuove aziende da cooptare. Con l'ingresso di Mutina il numero dei Soci del settore design è salito a 23 imprese.

Perché avete scelto proprio noi? Cosa vi ha colpito di più?

Mutina è un brand straordinario, portatore di una bellissima storia, che racconta magistralmente alcuni tratti distintivi della nostra industria d’eccellenza. Tra questi, il legame con uno storico distretto manifatturiero (quello modenese della ceramica); la ricerca della qualità assoluta e dell’innovazione; la visione imprenditoriale che porta l’azienda a collaborare con designer contemporanei e a rigenerare antichi mestieri e tecniche produttive. In particolare, l’impegno costante di Mutina nell’arte contemporanea, che ha trovato una cornice sistematica nell’iniziativa “Mutina for Art”, è la prova tangibile della forte caratterizzazione culturale delle Imprese Altagamma, della loro capacità di essere, oltre che creatori di bellezza, anche attenti interpreti e attori della contemporaneità e dei mutamenti socioculturali in atto.

Cosa vedete nel futuro di Altagamma? E in quello di Mutina?

Guardiamo al futuro con ottimismo e determinazione. Siamo pronti ad accompagnare i nostri Soci, aiutandoli ad affrontare sfide globali come la mancanza di giovani talenti manifatturieri, la trasformazione digitale, la sostenibilità e l’intelligenza artificiale. Circa il futuro di Mutina, siamo certi che la capacità di innovazione e di intercettare nuove tendenze, collaborando con designer di fama internazionale, garantirà a Mutina una crescita significativa in Italia e nei nuovi mercati internazionali che stanno crescendo stabilmente.

Quali di questi obiettivi possiamo raggiungere insieme?

La collaborazione tra Altagamma e Mutina può portare a sinergie preziose, permettendo di valorizzare ancora di più il patrimonio culturale e industriale italiano. Unendo le nostre competenze promuoviamo e proteggiamo l'eccellenza del Made in Italy nel mondo. Il Made in Italy è il nostro soft power e un “umbrella brand” che potenzia i singoli marchi soprattutto a livello internazionale.